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Il sonno e la gestione dello stress

Il sonno e la gestione dello stress

Il sonno e la gestione dello stress

Il sonno è una componente fondamentale della nostra vita e una sua riduzione aumenta il livello di stress. La quantità di ore di sonno e la loro qualità influiscono sulla salute del cuore Il professor Giulio Stefanini, specialista in Cardiologia clinica e interventistica di Humanitas e docente di Humanitas University, afferma che gli studi a riguardo hanno riscontrato che una durata del sonno inferiore alle sei ore è associata a un aumento del rischio cardiovascolare, così come una bassa qualità del sonno. Anche in questo caso sono stati valutati anche i segni preclinici di malattia delle arterie. I segnali da non sottovalutare, indicativi di qualche problema al cuore, sono il dolore al petto, le palpitazioni, i battiti mancanti, le piccole aritmie, le alterazioni del respiro, il respiro corto sotto sforzo. In loro presenza è bene consultare uno specialista.

Il legame tra sonno e malattie cardiovascolari è ancora poco conosciuto. Nelle persone che soffrono di insonnia, sarebbe l’aumento della produzione di globuli bianchi a causare la riduzione del calibro dei vasi sanguigni. Il sonno è fondamentale per permettere ai neuroni di immagazzinare le informazioni importanti acquisite durante il giorno ed eliminare quelle superflue. Fare le ore piccole è una scelta che intacca tantissimo la qualità della nostra vita e si ripercuote sia sull’umore che sulle capacità di concentrarsi. Molteplici sono le ricadute sull'organismo, che partono dal cervello e arrivano dritte al cuore. Quindi dormire poco o male ci espone a un rischio più alto di insorgenza di infarti e ictus, oltre a indurci a comportamenti sbagliati che possono condurre all’obesità perché chi dorme di meno, mangia di più e brucia meno calorie; al diabete di tipo 2 e alla sindrome metabolica. La carenza di sonno è visibile anche sul nostro volto: la pelle di chi non riposa adeguatamente è meno elastica e sembra più vecchia e raggrinzita.

Dormire dalle sette alle nove ore per notte è una buona abitudine. Si raccomanda anche di limitare l’uso serale di caffeina, teina, cioccolato o bevande troppo energetiche. Altro consiglio utile è quello di tenere a distanza smartphone, tablet e pc per almeno un'ora prima di andare a letto: la luce blu dei display è infatti nemica del riposo notturno. Utile può essere anche programmare la sveglia sempre allo stesso orario, almeno nei giorni lavorativi, per regolarizzare i ritmi. Meglio evitare anche le “abbuffate” di sonno del fine settimana.

A cura della Dr.ssa Alessandra Demonte
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