L’alimentazione protettiva della dieta mediterranea
L’alimentazione protettiva della dieta mediterranea
I benefici della dieta mediterranea sono ormai noti, è quella più adatta alla salute del nostro cuore. L’importanza della colazione è stata sottolineata da prestigiosi studi osservazionali. Interessante quello del 2018 pubblicato in America e condotto su una popolazione di cinquemila pazienti. Lo studio è stato quindi piuttosto corposo e ha valutato l’importanza della colazione non solo in termini del farla o non farla, ma anche rispetto alla quantità di energia che essa fornisce e dal paragone di questa energia rispetto ai pasti successivi della giornata.
Per colazione ad “alta energia” si intende una colazione che rappresenta più del 20% dell’energia consumata, a “media energia” tra il 5 e il 20%, a “bassa energia” meno del 5%. Significativo anche il controllo sulla popolazione dei pazienti che saltavano del tutto la colazione. Ne è emerso che fare colazione si associa a una riduzione del rischio di eventi cardiovascolari, ma anche a una diminuzione della possibilità di sviluppare placche arteriosclerotiche a livello delle carotidi e delle coronarie.
La dieta mediterranea è uno dei pilastri per mantenere un buon stato di salute, per prevenire tante malattie e per vivere più a lungo. Tanti studi sono stati fatti, ma pochi applicati in modo specifico solo sui pazienti affetti da malattie cardiovascolari. La lacuna è stata colmata dai ricercatori dell’Irccs Neuromed di Pozzilli (Isernia) che hanno scoperto che tra chi segue una dieta ricca di alimenti di origine vegetale (frutta, verdura, olio d’oliva e pesce), con un apporto contenuto di prodotti di origine animale, i tassi di mortalità per qualsiasi causa sono ridotti del 37%. L’ipotesi è che gli alimenti di origine vegetale contribuiscano a ridurre lo stato infiammatorio dell’organismo in generale.
Siamo quindi “protetti” dalla dieta mediterranea e la frutta e la verdura fanno davvero la differenza sulla nostra salute. È stato calcolato il “peso” degli elementi protettivi. È così emerso che l’apporto di vegetali influisce per il 26%, mentre il pesce garantisce un beneficio quantificabile in una riduzione del rischio di morte pari al 23%. Seguono l’assunzione di frutta e noci con il 13,4% e un elevato apporto di acidi grassi monoinsaturi e saturi con il 12,9%. È però da ricordare che una dieta corretta non può essere l’unica scelta decisiva, perché altri fattori possono condizionare il decorso di una malattia: l’età, il sesso, l’apporto calorico giornaliero, il livello di attività fisica settimanale, la dipendenza da fumo e alcool, l’ipertensione, la presenza di elevati livelli di colesterolo nel sangue e del diabete.
A cura della Dr.ssa Alessandra Demonte
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