Cos'è la connessione mente muscolo?
Ti "alleni" come un forsennato e non vedi risultati?
Ok, forse sei un principiante e non conosci la famosa connessione mente-muscolo.
Parto dalle basi per spiegarti cos'è l'unità motoria.
L'unità motoria è il "pezzo che si muove" ed è formato da un motoneurone e dalle fibre muscolari da esso inserite.
A seconda di quante fibre muscolari colpisce il nostro motoneurone si avrà una potenza e un controllo sul muscolo più o meno forte o preciso.
Pensa ai muscoli della bocca o meglio ancora degli occhi. Non serve molta potenza per muoverli, ma serve molta più precisione di quella che serve per muovere una gamba, d'accordo?
Significa quindi che nel muscolo dorsale, per esempio, si hanno unità motorie composte da un neurone che si inserisce in moltissime fibre muscolari. Da questo ne viene molta potenza ma poco controllo.
Nei muscoli oculari, invece, abbiamo più unità motorie composte da un motoneurone che si attacca a poche fibre muscolari. Quelle poche fibre però essendo "guidate" meglio possono svolgere un’estrema precisione.
E' come dire:
- 15 persone partono da Roma e vogliono andare tutte a Milano. Un pullman cioè un motoneurone che trasporta 15 persone (fibre muscolari).
- 15 persone partono da Roma ma 5 vogliono andare a Milano, 5 a Palermo e 5 ad Ancona. Scelgo 3 macchine, quindi 3 unità motorie, 3 motoneuroni che trasportano 5 persone (fibre muscolari).
- È chiaro che il pullman, in un colpo solo, porta tutte le persone a destinazione ma in una sola direzione, le macchine, invece, sono indipendenti e raggiungono destinazioni diverse, pertanto sono più precise.
Adesso la domanda è:
Come fai allora a controllare con estrema precisione un muscolo dotato di poche unità motorie?
Prendi come target il gran dorsale e l’esercizio del rematore con manubrio.
I dorsali non hanno a disposizione molte unità motorie ma devi comunque attivare tutte le sue fibre muscolari, per farlo hai una sola arma, devi conoscere perfettamente le azioni che fanno i dorsali sul braccio.
Loro lo adducono (abbassano), lo estendono (mandano all'indietro) e lo ruotano all'interno.
E il bicipite? Nell'adduzione è assente, nell'estensione e nella rotazione assiste ma non è il motore.
Da qui si capisce che la connessione mente-muscolo è molto più profonda di quello che si pensa.
In realtà ha varie fasi:
- corretta informazione (dal cervello, capire quale muscolo voglio lavorare)
- corretta coordinazione dei movimenti (giusto schema motorio)
- corretta sincronizzazione delle articolazioni (concentrazione nel gesto)
Nel rematore, spalla e gomito devono muoversi armonicamente, ma devi concentrarti molto sull'estensione della spalla piuttosto che sulla flessione del braccio.
Quando i movimenti sono ben coordinati, vale a dire che le due articolazioni di spalla e gomito si muovono rispettivamente all'80% e al 20% posso dirti che il dorsale è ben isolato e se applichi almeno 10 ripetizioni stai pompando alla grande il muscolo bersaglio.
Quel pompaggio mirato che senti al dorsale è la connessione mente muscolo!!
Ecco perché più fai bene l’esercizio e più riuscirai a reclutare maggiori unità motorie, perché si, ci sono più unità motorie, ma se non vengono “svegliate” col giusto movimento e col giusto carico restano spente e dormienti.
Quindi, più unità motorie riuscirai ad attivare nel medesimo tempo e più stimolo ipertrofico riuscirai a dare al muscolo.
Se ci sono tutte le altre condizioni, favorevoli all'ipertrofia, la tua connessione mente muscolo rimane definitiva perché è come se fosse scritta nel muscolo che hai costruito. Il sistema nervoso è come se lasciasse un timbro sul muscolo target: "connessione avvenuta".
A cura di Dr. Gabriele Belmonte
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