I cookie sono piccoli file memorizzati nel tuo browser. Sono utilizzati per scopi tecnici, funzionali e di analisi. Continuando a navigare nel nostro sito web l’utente acconsente al loro impiego. È possibile modificare le impostazioni dei cookie del browser in qualsiasi momento.

Contattaci su Telegram Contattaci su Facebook
Numero Verde Amministrazione Contattaci su Telegram Contattaci su Facebook Contattaci su WhatsApp
Sport e Salute Ministero Dell'Interno FormaC Eso Eso Eso Europe Active Yoga Alliance Ministero Del Lavoro e Delle Politiche Sociali Fondo sociale europeo ISO 9001 Ministero Dell'Ambiente Protezione Civile MSP CSI ASC FitnessWork Performance Training Opes MIUR ECM Europeo

L'equilibrio nello Yoga

L'equilibrio nello Yoga

Stare in equilibrio sulle nostre gambe è qualcosa che diamo piuttosto per scontato. Ci alziamo la mattina, posiamo i piedi a terra sulle mattonelle fredde e cominciamo la nostra giornata. Quel piccolo gesto di alzarci in piedi e camminare non ha più alcuna importanza per noi : è diventato qualcosa di puramente meccanico.

La pratica dello yoga ci insegna a vivere il momento presente il “ Qui e Ora” e ci sfida continuamente, attraverso le posture, a perdere l’equilibrio per un istante con il fine di ritrovare la nostra stabilità interiore e l’armonia degli opposti.

Perdiamo l’equilibrio molte più volte di quelle che pensiamo nella vita di tutti i giorni : quando ci arrabbiamo, quando siamo gelosi o invidiosi, quando ci disperiamo e non sappiamo più qual è la via che dovremmo seguire. Tutte le volte che cadiamo abbiamo perso l’equilibrio da qualche parte. Quando parlo di perdita di equilibrio, chiaramente mi riferisco anche ad aspetti che vanno oltre il corpo fisico, che coinvolgono la mente, le emozioni e l’energia.

L’equilibrio nello yoga rappresenta la stabilità interiore, è una qualità fondamentale da coltivare nella vita. Quando equilibriamo il nostro corpo ci sentiamo centrati e ci riconnettiamo con i nostri pensieri, le emozioni e un senso di calma e serenità si diffonde in noi, quei piccoli gesti quotidiani, se prima eseguiti in maniera meccanica, acquistano consapevolezza e pienezza; solo essere completamente presenti a noi stessi, connessi ai nostri pensieri, alle nostre reazioni e a quello che intimamente siamo, ci permetterà di vivere con la giusta calma, lucidità e serenità.

Essere persone equilibrate nella vita richiede enorme pazienza e consapevolezza, la pratica della disciplina yoga ci invita a rallentare, ad esplorare l’immobilità, ci aiuta a divenire pazienti osservatori sia di noi stessi che del mondo che ci circonda, la pratica Yoga si conferma specchio delle nostre emozioni e di come le mettiamo in campo in ogni situazione ogni giorno.

L’equilibrio prettamente “fisico”, che sperimentiamo attraverso le Asana dette “Balance”, è collegato a quello interiore poiché esprime eventuali insicurezze e disequilibri in una sfera più profonda; la pratica migliora così la nostra stabilità interiore e la nostra solidità ad un livello psicofisico; il gioco di sinergia corpo- mente -spirito durante la pratica è sempre attivo ed agisce in maniera sia conscia che inconscia.

Vediamo cosa accade durante l’esecuzione delle posture di Balance a livello psicofisico :

Una frase che dico spesso ai miei allievi è “ L’equilibrio non è averlo ma trovarlo!” , essendo una capacità collegata alle nostre emozioni non sempre si riesce a mantenere una concentrazione tale da restare stabili e focalizzati sulla posizione, ma il solo atto di provarci andrà a lavorare sul nostro corpo energetico , fisico ed emotivo portando benefici graduali e duraturi.

Per mantenere queste posture è importante attivare il Core, in cui risiede il nostro centro, ovvero la muscolatura del retto dell’addome che circonda il nostro baricentro, tali posture coinvolgono gli arti superiori e inferiori e lo sguardo, il quale se focalizzato su un punto avanti a noi ci aiuterà a mantenere la stabilità.

Se eseguite frequentemente, le asana di bilanciamento migliorano la postura del corpo, danno forza e agilità, aumentano il tono muscolare e la coordinazione dei movimenti, si rivelano inoltre utilissime per tutti coloro che non riescono a concentrarsi perfettamente, che si lasciano distrarre con estrema facilità o

che hanno difficoltà di memorizzazione.

A livello spirituale, lavorando tra terra e cielo, le asana migliorano il radicamento e il contatto con la nostra parte più ancestrale, ma al tempo stesso favoriscono il nostro allungamento verso il cielo stimolando la nostra dimensione più trascendentale. Il praticante, concentrandosi per mantenersi in equilibrio in una determinata posizione, indirettamente lavora anche sul suo equilibrio interiore, riacquistando autostima e sicurezza, gradualmente uno stato di calma interiore e di pace invade l’ intero essere. L’ intera disciplina yogica ha come beneficio l’ armonizzazione di questi opposti presenti in ognuno di noi, ma le Asana di equilibrio sono le più indicate per questo scopo , le quali ci impongono immobilità, lentezza e concentrazione, facendo lavorare sia i muscoli che la mente.


Lo Yoga ne comprende tantissime; tra cui :

- Vrksasana ( la posizione dell’albero) : Considerata una delle Asana di equilibrio per eccellenza, questa posizione prevede il bilanciamento su una gamba e le braccia unite sopra la testa, è di grande valore simbolico in quanto indica la necessità di piantare radici profonde nel terreno, di percepire la propria stabilità e da lì elevarsi verso il cielo proprio come un albero.

Spesso viene sottovalutata nel grado di difficoltà di esecuzione ma richiede concentrazione, equilibrio e forza, quindi può essere eseguita perfettamente solo dopo un costante allenamento, sia fisico che mentale.

- Virabhadrasana III ( la posizione del guerriero 3) : È una posizione di equilibrio e di allungamento in avanti, che lavora sul cosiddetto core, ovvero i muscoli di tutta l’area addominale, i muscoli paraspinali, il diaframma, il pavimento pelvico, i glutei e il flessore dell’anca. Prevede l’equilibrio su una sola gamba con i busto inclinato in avanti formando una linea di energia parallela al pavimento, la linea si estende dalle dita delle mani allungate in avanti, passa per il bacino e percorre tutta la gamba rialzata ed estesa dietro fino alle dita dei piedi.

- Dal punto di vista delle energie sottili e dei chakra, è un’asana che ci fa lavorare molto sul sesto chakra, Ajna, ma non solo; nell’esecuzione di Virabhadrasana gioca un ruolo importante la drishti, la focalizzazione, rappresenta la vostra prospettiva, ciò che voi cercate, ciò che afferra o trattiene la vostra attenzione.

- Natarajasana ( la posizione del signore della danza ): prende questo nome dalle raffigurazioni del dio Shiva, mostrato in uno stato di danza estatica in equilibrio su una gamba radicata bene al suolo e l’altra dietro verso il cielo, il piede della gamba estesa verso l’alto è mantenuta all’altezza del dorso del piede dalla mano dello stesso lato, mentre l’altra è protesa in avanti con le dita in mudra.

Il praticante apre il cuore e con coraggio sorride, dominando, come Shiva, la situazione e la propria vita, Il tema del coraggio è anche evidente nell'apertura del quinto chakra, quello del cuore, sede della paura.

- Shiva è un Dio che distrugge e ricrea così come lo yogi sulla via dello yoga abbandona la vita precedente e costruisce qualcosa di nuovo nella nuova consapevolezza.

Linee guida per eseguire le posizioni di equilibrio :

- Muovetevi lentamente, stabilizzando il vostro equilibrio ad ogni passaggio. 

- Attivate il vostro asse centrale, il vostro Core, mentre eseguiamo i movimenti propedeutici per

raggiungere la figura finale.

- Trovate un punto a qualche metro da voi su cui focalizzare lo sguardo per aiutarvi a mantenere l’equilibrio.

- Radicatevi nella gamba a terra, contraendo i muscoli verso le ossa, e sentite come spingere in basso vi aiuta a sollevarvi verso l’alto rimanendo stabili.

- Ricordatevi di mantenere un atteggiamento positivo e di osservazione sulla differenza da un lato e l’altro, di non giudicare le vostre debolezze, ma al contrario vederle come opportunità di miglioramento.

- Per ultimo ma non meno importante : Non restate in apnea! Il respiro consapevole è fondamentale per mantenere e ricercare un equilibrio sia interiore che esteriore.

A cura di Dr.ssa Nausicaa Schiano Di Cola
Visualizza tutti i suoi articoli
Scopri di più sul Corso Hatha Yoga 1° Livello;