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MASSAGGIO DECONTRATTURANTE

MASSAGGIO DECONTRATTURANTE

Il massaggio decontratturante è un massaggio manuale che racchiude diverse tecniche, attualizzate con fine di alleviare la tensione muscolare e normalizzare il tono del muscolo.

Lievi sforzi ripetuti con frequenza possono superare la capacità di adattamento a livello di elasticità muscolare e creare così una contrattura.

Tutti i muscoli del nostro corpo sono esposti a problemi di sovraccarico, ma i più recidivi sono i muscoli anteriori-posteriori-laterali del collo, la cuffia dei rotatori, i paravertebrali, il grande pettorale, il piriforme e i gastrocnemi.

Fra i benefici apportati da un massaggio decontratturante risulta importante la riduzione delle tensioni muscolari, la diminuzione dei livelli plasmatici di cortisolo e serotonina con conseguente riduzione dello stato d'ansia e miglioramento dell'umore, per la quale diminuzione si associa un aumento delle endorfine circolanti; negli effetti positivi si osserva, inoltre, una riduzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, una stimolazione della microcircolazione locale con effetto drenante ed accelerata rimozione delle scorie metaboliche prodotte durante l'attività sportiva; infine, un decongestionamento e rilassamento dei tessuti con accelerata risoluzione delle contratture muscolari.

Il massaggio decontratturante è consigliato generalmente a tutti, in quanto tutti noi abbiamo una parte del corpo in cui sovraccarichiamo maggiormente (sia con attività fisica, sia con sedentarietà) o dove creiamo ''compensi'' effettuando gesti nella nostra quotidianità, ad esempio usare il mouse del computer, portare la borsa sullo stesso braccio, distribuire più peso su una gamba rispetto all' altra, etc..

In particolare, è indicata minimo una seduta a settimana di massaggio decontratturante per coloro che praticano costantemente attività fisica o per coloro che sono esposti quotidianamente a posture scorrette. Come in quasi tutti i massaggi terapeutici, le controindicazioni al trattamento si riscontrano nei soggetti aventi processi traumatici recenti, processi infiammatori acuti, flebopatie, insufficienza cardiaca, patologie del sistema nervoso centrale ad evoluzione spastica, necropatie, processi febbrili, neoplasie e dermatiti/dermatosi.

La contrattura è come un ''nodo'' sulle fasce muscolari che vaso-crostringe la zona che interessa il muscolo e di conseguenza si avrà meno affluenza di sangue. Quanto più questo nodo verrà trascurato, tanto maggiori saranno le probabilità che diventi più grande e più fastidioso, fino ad ottenere una zona completamente contratta del corpo identificata come ''zona fredda''.

Quando appare una zona fredda è bene, oltre al trattamento manuale, intensificare le sedute con trattamenti al fango decontratturanti, dove il fango termale, in soli 20 minuti, riattiva naturalmente attraverso il calore del sangue la zona interessata.
Una contrattura può originare:

  • Durante uno sforzo fisico: realizzando qualsiasi esercizio fisico l' organismo metabolizza sostanze attive per produrre il movimento. Questo processo fa anche si che queste sostanze da attive diventino scarti o metaboliti; quando lo sforzo fisico risulta maggiore del solito o alla base non vi è un allenamento adeguato, l' organismo non è in grado di depurare questi metaboliti, quali si accumuleranno generando infiammazione e dolore.
  • Posteriori allo sforzo: in questo caso, la contrattura insorge in quanto il muscolo non è capace di tornare nella sua posizione di riposo, in particolare, dopo un intenso sovraccarico muscolare.
  • Residua: dopo una lesione grave, la muscolatura adiacente alla lesione tende a contrarsi come meccanismo di protezione. Questa contrazione a scopo protettivo fa si che, quando la lesione principale si risolverà, la struttura adiacente resti contratta.

Le persone che praticano costantemente uno sport, nel quale si ripetono movimenti in forma continua, sono esposte al rischio di contrattura muscolare. Il livello dello sportivo e il grado dell' esigenza sportiva saranno fattori determinanti che marcheranno la frequenza dell' apparizione delle contratture e il grado di gravità di quest' ultime.
Uno sportivo occasionale e poco esigente non soffrirà di contratture quanto un atleta.

Ad esempio, negli sport come atletismo e pallacanestro la muscolatura degli atleti è esposta costantemente a ''impatti''. Un maratoneta che copre la distanza in tre ore effettuerà circa 35000 impatti al suolo ripetutamente, un giocatore di pallacanestro in una partita salterà all' incirca 50 volte, un giocatore di pallavolo in una partita schiaccerà la palla almeno 30 volte con lo stesso braccio, etc..

Pertanto, soprattutto negli atleti, è fondamentale programmare a seconda degli allenamenti le sedute di massaggio sportivo decontratturante e non solo, anche il massaggio pre-gara e post-gara hanno la loro importanza, che vedremo nei prossimi articoli sul massaggio.

MASSAGGIO PRE-GARA

Per massaggio ''pre-gara'', si intende il trattamento effettuato 24h-30min prima di una competizione per preparare l' atleta al successivo sforzo fisico, da non confondere con il massaggio ''pre-gara profondo'', effettuato minimo 48h prima di una gara e lontano dagli allenamenti, in quanto molto invasivo sulle fibre muscolari.
Il massaggio pre-gara ha scopo di attivazione, di stimolazione e di aumento della temperatura.

Esso viene effettuato con manipolazioni di intensità medio-alta, volte a richiamare il sangue al muscolo, nello specifico battiture-scuotimenti- vibrazioni- percussioni- pizzicamenti e impastamenti;

  • Impastamento o spremitura: si esegue una compressione del muscolo tramite: pressione della mano e contro-pressione dell'osso sottostante, pressione di una mano e contro-pressione dell'altra, pressione del pollice e contro-pressione delle dita lunghe della stessa mano o dell'altra mano. Se si esegue in modalità profonda ha come effetti la diminuzione del tono muscolare e, per azione neuro-riflessa, delle attività cerebrali, con effetti anti-spasmatici e di miglioramento della circolazione (importante effetto antalgico nei casi di contratture reumatiche o da affaticamento) e rilassante. Se eseguito in modalità superficiale agisce come iperemizzante e risolve i casi di strati aderenziali superficiali.
  • Scuotimento: si esegue con una mano che afferra il ventre muscolare, tra pollice e dita lunghe unite, ed imprime un movimento trasversale rispetto al segmento osseo sottostante, di tipo “vai e vieni”. Presenta effetto drenante e, se blando, rilassante o tonificante, e "risvegliante" se energico.
  • Battitura a coppetta: si esegue con le mani, con le dita semi-flesse e il pollice addotto, che percuotono alternativamente il muscolo così da avere, come effetti, un aumento della circolazione arteriosa (iperemia), del tono muscolare e del livello di attenzione.
  • Percussione ulnare e a pugnetto: si esegue con le mani, con le dita lievemente semi-flesse, per la percussione ulnare, o flesse, per la percussione a pugnetto, che percuotono alternativamente il muscolo con, rispettivamente, la zona ulnare del V dito o il V metacarpale. Gli effetti sono uguali alle battiture a coppetta, con maggior effetto meccanico sui tessuti connettivi lassi sottocutanei, a causa dell'effetto vibratorio.
  • Vibrazione: si esegue con le punte delle dita che imprimono profondamente un'onda vibratoria, con direzione alto ? basso o tangenziale rispetto alla cute.
  • Pizzicamento: si effettua utilizzando le prime dita con le mani che, alternate ritmicamente, sollevano una plica cutanea. Come effetto risulta un'iperemia e un aumento della sensibilità locale (per azione neuro-riflessa vasomotoria), utile nel trattamento di ipoestesie (abbassamento della sensibilità per traumi al sistema nervoso periferico).

Il massaggio si effettua principalmente nelle zone che collaboreranno maggiormente durante la prestazione fisica.
Gli obiettivi del massaggio pre-gara risultano essere l' aumento del rendimento dello sportivo, la prevenzione dei traumi e l' aumento della temperatura muscolare.

Nello specifico, a livello muscolare si nota un aumento dell' elasticità, l' ottimizzazione della forza, della resistenza e della capacità di contrazione;

a livello metabolico si accelera il processo fisiologico dell' organismo e si osserva un aumento dell' apporto di ossigeno e dei nutrienti ai muscoli;

a livello articolare il massaggio pre-gara migliora la fluidità del liquido sinoviale, producendo una migliore mobilità e migliorando la capacità di lavoro delle capsule e dei legamenti circostanti, evitando possibili lesioni;

a livello psicologico l' atleta si rilassa eliminando le tensioni inappropriate e prendendo coscienza del suo corpo.

Per il massaggio pre-gara è consigliabile utilizzare un olio riscaldante o canforato, che abbia come obiettivo attivare i muscoli e facilitare la vascolarizzazione naturale degli stessi.

Boca FrancescaA cura del Dr.ssa Boca Francesca
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